La cattedra, sostenuta dal Gruppo De Agostini, viene inaugurata oggi con una lectio nella quale interverranno: Drago, Basilico, Colao, Scaroni e Goitini
Dalla collaborazione tra De Agostini e l’Università Bocconi nasce la nuova Cattedra De Agostini in Corporate Strategy, sostenuta dal Gruppo De Agostini, uno dei maggiori gruppi italiani a capitale familiare, di cui è Presidente Emerito Marco Drago, Alumnus Bocconi dell’anno 2001.
La cattedra affidata a Sonja Opper, full professor in Global Strategy and Institutions, in Bocconi dal 2020, verrà inaugurata oggi alle 18 con la lectio Dove prosperano le imprese straniere: l’ombra lunga della storia, in cui Opper, partendo dai suoi studi sui mercati emergenti si concentrerà su alcuni fattori spesso trascurati alla base del successo delle imprese all’estero.
La storia, sostiene Opper, ha plasmato la cultura locale. Il talento imprenditoriale non è il prodotto di norme imposte dall’alto. È piuttosto un insieme di credenze condivise, norme e comportamenti attesi, trasmessi e interiorizzati nel corso di più generazioni, derivanti da una lunga tradizione di apertura che può affondare le sue radici anche diversi secoli fa. In effetti, è probabile che le riforme istituzionali formali e le politiche a favore dell’imprenditoria non siano sufficienti, in assenza di norme culturali e credenze sociali locali di supporto, a sostenere un’economia dinamica. “Se volessi fare affari in un Paese in via di sviluppo, cercherei luoghi dove c’è stata una lunga e continua storia di contatti con gli stranieri,” afferma Sonja Opper. “Inoltre, avrei bisogno della rete giusta per identificare e realizzare le opportunità commerciali locali.”
Alla lectio, oltre Andrea Sironi e Francesco Billari, rispettivamente presidente e rettore della Bocconi, e a Marco Drago, interverranno Paolo Basilico (Samhita Investments, ex Kairos), Vittorio Colao (General Atlantic), Elena Goitini (BNL BNP Paribas) e Paolo Scaroni (Rothschild).
“Continua tensione verso l’innovazione e la crescita internazionale sono i due pilastri che uniscono Bocconi e De Agostini e che ci hanno portati a istituire questa cattedra grazie a una generosa donazione delle famiglie Drago - Boroli”, commenta Billari, rettore della Bocconi. “Di fronte alle sfide sempre più complesse della ricerca e dell’higher education università, aziende e istituzioni devono sempre più lavorare insieme per comprendere le nuove traiettorie di sviluppo e formare le generazione future che saranno chiamate a migliorare la nostra società”.
De Agostini ha scelto di sostenere la Cattedra De Agostini in Corporate Strategy perché i temi oggetto della ricerca rappresentano la sintesi del percorso compiuto dal Gruppo De Agostini sotto la guida di Marco Drago - 25 anni di Presidenza e oltre 50 anni in azienda - che ha saputo managerializzare il Gruppo, diversificarne le attività e internazionalizzare le aree di business, partendo dall’azienda editoriale novarese, fino ad arrivare ad un Gruppo conosciuto a livello mondiale. Il modello organizzativo e di governance del Gruppo De Agostini è oggi riconosciuto come esempio di eccellenza nella Corporate Strategy, da qui l’idea di istituire la cattedra e di intitolare un’aula all’interno del nuovo campus Bocconi dedicata a Marco Drago, modello di ispirazione e di guida per tutti coloro che si formeranno nei corsi proposti dalla business school.
“È per me motivo di grande orgoglio poter inaugurare la nuova cattedra in Corporate Strategy all’interno della mia Alma Mater che mi ha visto studente, alumno e oggi donor di una Chair che propone attività di ricerca e di studio e che farà divulgazione agli studenti dell’ateneo su temi cari al nostro Gruppo e che ne hanno guidato la crescita e lo sviluppo negli anni”, afferma Marco Drago, Presidente Emerito di De Agostini S.p.A. “In oltre 120 anni di storia, la nostra azienda è cresciuta fino a diventare una holding industriale e finanziaria, globale e diversificata, con una governance trasparente e una strategia condivisa che hanno permesso di intraprendere un forte processo di rinnovamento, restando sempre ancorati ai principi fondamentali di una imprenditoria familiare illuminata. Desidero ringraziare Sonja Opper che ha assunto la titolarità di questa Cattedra che per noi rappresenta la sintesi del percorso intrapreso dal nostro Gruppo, l’amico Andrea Sironi e Francesco Billari con cui collaboreremo per sostenere le giovani generazioni e la loro formazione, oltre a Gianmario Verona con cui abbiamo iniziato a discutere di questi temi”.
Le aree di ricerca della cattedra
L'attività della Cattedra De Agostini si concentrerà su quattro temi principali interconnessi.
- Le differenze istituzionali nei diversi contesti di mercato e il modo in cui queste differenze influenzano la qualità delle decisioni di investimento e delle strategie locali.
- Le strategie possono essere valide solo quando il team le elabora e le rende effettive: questa semplice intuizione ha reso da tempo le reti di leadership un tema centrale nella ricerca del vantaggio competitivo. Ma cosa si intende per buona rete? Quali sono i fattori che favoriscono l’efficace attuazione delle strategie aziendali, riducendo al minimo i rischi? La ricerca sulle reti si è finora concentrata principalmente sulle reti aziendali in specifici settori dell’Occidente. Questi risultati sono replicabili in settori diversi? Si applicano anche ai Paesi autoritari e a quelli con istituzioni deboli? Quali sono i punti in comune tra le reti di successo nei diversi contesti di mercato? E quali sono le caratteristiche che li contraddistinguono? Risposte affidabili per le strategie di diversificazione e internazionalizzazione possono essere ottenute solo con una ricerca cumulativa sulle reti condotta in diversi ambiti di mercato, definiti dal settore o dal contesto nazionale.
- I fattori che determinano le strategie aziendali in ambienti non democratici e la relazione reciproca tra la politica e le aziende che vi operano. Questo ambito di ricerca studia l'interazione tra strategia aziendale, le reti sociali informali e le istituzioni politiche come fattori di sopravvivenza a lungo termine e di sostenibilità aziendale.
- L'importanza delle culture locali nel favorire lo sviluppo. La cultura locale è un fattore critico di previsione del successo di un'impresa e dovrebbe influenzare pesantemente non solo le decisioni di investimento, ma anche il modo in cui le imprese sono gestite.